Speciale 98° Congresso Siot
Nel suo intervento il presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia ha lanciato la proposta di un codice ad hoc per regolare la loro professione. Forte il richiamo all’etica anche da parte del cardinale Angelo Bagnasco: “Speculare sulla malattia è un peccato che grida vendetta davanti a Dio”. Le nostre interviste ai protagonisti del congresso di Genova.
“Recuperare la nostra dignità professionale; vigilare in modo che non vengano alimentati, per meschini tornaconti personali sogni, illusioni e false speranze nei pazienti che soffrono e hanno bisogno di noi”. Lo ha affermato nel corso della tavola rotonda sul tema “Sanità tra etica ed economica”, svoltasi ieri al del 98° Congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) a Genova, Paolo Cherubino, presidente della Siot. Hanno preso parte al dibattito, tra gli altri, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e l’assessore alla Salute della regione Liguria, Claudio Montaldo.
“Questo richiamo all’etica della nostra professione non vuole essere facile retorica o buonismo ipocrita. E’ responsabilità della Siot – ha spiegato Cherubino – diffondere al pubblico informazioni corrette, oneste e valide da un punto di vista scientifico su quanto di nuovo la scienza ortopedica è in grado di offrire ai pazienti. Ci aspettiamo dai colleghi medici un parere onesto e disinteressato. E lo stesso parere onesto e disinteressato si aspettano i pazienti. Sono censurabili e immorali i messaggi di pseudo-informazione, o meglio, di false informazione, diffusi tramite i media da alcuni colleghi, per fortuna una sparuta minoranza, i quali in modo autoreferenziale si propongono come massimi esperti, dando indicazioni chirurgiche esasperate, pubblicizzando squallidamente come tecniche rivoluzionarie e miracolose procedure non sufficientemente validate da un punto di vista scientifico. pur di vendere qualcosa. Che questi venditori di Siot appartengono alla Siot è inaccettabile, perché le azioni deplorevoli di singoli ricadono in modo estremamente lesivo su tutta la nostra società scientifica. Per ricordare a tutti la necessità di un comportamento moralmente ineccepibile – conclude Cherubino – abbiamo radunato un gruppo di esperti che hanno elaborato il codice etico della Siot”.
Anche secondo l’arcivescovo di Genova, cardinaleAngelo Bagnasco, “speculare sulla malattia è un peccato che grida vendetta davanti a Dio. E’ un criterio discriminante, non si può speculare sull’uomo tanto meno nel momento della sua fragilità. E’ un peccato profittarsi di uno stato di minorità fisica e psicologica del paziente”.
Il cardinale, inoltre, ha ricordato l’articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività”. “La salute – ha concluso il porporato – non è un bene solo per l’individuo, ma anche per la società. La salute è un capitale sociale che va salvaguardato”.
Infine, l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Claudio Montaldo, ha sottolineato gli sforzi compiuti dalla Regione al fine di recuperare efficienza e virtuosità. “Il problema della responsabilità politica – ha concluso l’assessore – deve concentrarsi sulla sanità affermando il merito e la trasparenza. Se avessimo un sistema appropriato che da ai cittadini le cure riusciremmo a ridurre i costi e a non sperperare le risorse”. Per raggiungere determinati obbiettivi ed essere sempre più efficienti, “occorre la responsabilità di tutti e la collaborazione”.
Giovanni Rodriquez